Il più pregiato, per le sue qualità organolettiche, è senz’altro il fungo Porcino, ma anche altri funghi tra quelli commestibili: l’ovolo buono, il galletto e tanti altri. Il periodo della raccolta comincia dal mese di maggio e arriva fino al periodo di Natale, per le varietà di galletti e le cosiddette trombette dei morti.
Il territorio dei Monti Cimini, per la sua morfologia e geologia, è di grande interesse ambientale-naturalistico, oltre che storico-paesaggistico, per la presenza di vaste aree montane e collinari di vegetazione boschiva. Tra i rilievi, prosperano aree di esemplari di faggio, rovere e carpino. In particolare è presente una larga vegetazione castanicola da frutto e aree (da legname) di bosco ceduo, conservativo di un patrimonio ultrasecolare. In questi posti, i produttori raccolgono nel periodo tra Ottobre/Novembre, quel frutto prezioso che sono le castagne, di cui i famosi “marroni” sono la qualità più pregiata, e rappresentano un importante reddito economico procapite per le famiglie proprietarie dei terreni, ricadenti nelle aree vogate alla produzione di questo frutto. Attualmente queste produzioni di castagne, per la scarsa produttività e per il reddito stesso, sono ancora a rischio, in quanto la vegetazione castanicola è stata attaccata dall’insetto parassita Cinipide, proveniente dalla Cina. Ma grazie a questa vegetazione e alle condizioni climatiche stagionali favorevoli, nel sottobosco si possono fare abbondanti raccolte di funghi.
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